Gli animali al Polo Sud

Sapersi adattare per sopravvivere

Pinguino Imperatore

Le sfide per la sopravvivenza che gli organismi antartici devono affrontare sono molteplici; non si tratta solo di far fronte alle temperature bassissime, alla scarsa disponibilità di radiazione solare e al problema di conservare il calore corporeo: Gli animali dell'antartide devono anche fare i conti con l'assenza, il più delle volte, di acqua allo stato liquido.

Diverse specie di uccelli, trascorrono una parte della loro vita in Antartide: si tratta di volatili appartenenti alle famiglie dei caradriformi e dei procellariformi; tra questi troviamo l'albatro reale, il fulmaro antartico, il petrello delle nevi, lo Skua, ecc. Gli uccelli che migrano in antartide Stagionalmente, contribuiscono a portare spore e semi nel continente di ghiaccio, consentendo così la crescita di alghe azzurre e licheni nelle zone dove si presenta, seppur per breve tempo, la comparsa di acqua liquida.

Vi sono anche animali che trascorrono tutta la loro vita in Antartide; fra questi è impossibile non citare il pinguino. Sulla banchisa antartica si possono trovare due specie di pinguini: il pinguino di Adelia ed il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri); quest'ultimo, divenuto il simbolo del Polo Sud, è il più imponente fra tutti i pinguini: può raggiungere un metro e 15 centimetri di altezza e fino a 50 kili di peso. Il colore del piumaggio è il classico bianco e nero, con sfumature arancioni nei pressi della testa; i piccoli, invece, sono di colore grigio.

I pinguini imperatori sono ottimi nuotatori: possono raggiungere i 12 Km/h e rimanere in immersione fino a 22 minuti. La massima profondità che possono raggiungere si aggira attorno ai 500 metri. La loro dieta consiste principalmente in pesci e Krill (minuscoli crostacei).

FocaSui ghiacci che costituiscono la banchisa si possono trovare anche diverse specie di foche, fra cui le foche leopardo e le foche di Weddell (Leptonychotes weddellii). Questi grandi mammiferi sono lunghi oltre tre metri e possono pesare anche mezza tonnellata; si nutrono principalmente di pesci e calamari.

L'entroterra del continente Antartico è, invece, un deserto. nelle poche zone dove si forma acqua liquida si possono trovare solo batteri e alcuni invertebrati.

 

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La fauna marina

La barriera del freddo

La Convergenza Antartica è una fascia di mare costituita da acque molto più fredde di quelle circostanti. Questa zona è larga dai quaranta agli ottanta kilometri e circonda i mari antartici separandoli dagli altri oceani. Situata a circa 1600 kilometri dalla costa, la convergenza antartica costituisce una barriera naturale insormontabile per gli organismi marini di piccole dimensioni (come piccoli molluschi e crostacei); questa condizione fa sì che all'interno della zona delimitata da questa barriera esista un ecosistema del tutto particolare separato dal resto degli oceani.

Le acque Antartiche costituiscono una notevole sfida per la sopravvivenza alla quale, nel corso del tempo, molti organismi hanno saputo rispondere con mutamenti evolutivi straordinari. La temperatura dell'acqua in Antartide si mantiene sui -2°C ed è ricca di ossigeno disciolto. Per questo motivo, gli organismi marini antartici hanno sviluppato un metabolismo estremamente lento unito alla capacità di sintetizzare sostanze antigelo (glicopeptidi). I pesci antartici, detti anche icefish) non utilizzano emoglobina e globuli rossi per trasportare ossigeno: il gas viene assorbito sia dalle branchie che da una rete di capillari nella cute (senza squame) e viene trasportato ai tessuti in soluzione nel sangue.

 

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